E’ inutile, non lo capirò mai. Io che sin da età prescolare salutavo perfino ogni singolo piccione per strada (mi dicono) non lo capirò mai. Sarà che questa crisi ci sta deviando nell’anima (lo dico senza crederci troppo però). Sarà che le giornate storte le abbiamo tutti e quando non ci gira bene non ce n'è per nessuno? Perché mai , mi chiedo, salutando qualcuno magari nell’ascensore, per strada, al super , un buongiorno o buonasera costa tanto? Cosi per pochi minuti mi ritrovo a guardare nel vuoto chiedendomi cosa ho sbagliato. Il tizio che incroci ogni dì abbassa lo sguardo e va via; il benzinaio che da anni ti serve va di fretta; la signora dal parrucchiere che alza gli occhi dalal sua rivista non accenna neanche ad un sorriso. Sono li , ma ignorano il tuo saluto. E poi il tizio dell'ascensore che porta a spasso fuffi: anche lui, niente. Almeno fuffi accenna uno scondizolio....almeno lui..…
Siamo cosi stressati/distratti/assenti da non poter spendere un
nanosecondo per augurare una buona giornata? Eppure sarebbe cosi semplice.….
Ogni tanto è opportuno, dico io rispolverare delle piccole regole di educazione, di vivere civile. Questo non perché non ci siano state insegnate, ne sono certa, ma perché questi tempi moderni ci impongono una fretta che non può e non deve giustificare tutto a mio parere. Tempo fa mi è stato regalato questo bellissimo libro. Uno di quelli che difficilmente si nota in libreria ma che ha una lunga storia da raccontare, una storia che parte nel 1960. “Il saper vivere di DonnaLetiza” è stato per anni il vademecum di giovani donne alle prese con inviti, regali, pranzi e cene. Inchistro, (tanto a quell'epoca!) per esprimere opinioni su come salutare; a chi cedere il passo; come apparecchiare; come comportarsi a tavola. Su cosa servire prima e su cosa evitare se gli ospiti sono reduci da un lungo viaggio. Su cosa portare in vacanza e cosa lasciare a casa. Il savoir- faire veniva elargito dalle pagine di una nota rivista femminile, Grazia, presso la quale l'autrice, Madame Colette ( all’anagrafe Rosselli, nota anche per essere stata la moglie di Indro Montanelli) , in arte Donna Letizia , rispondeva. E se a questo punto vi venisse in mente la ben più nota Julia Child, sappiate che non è un caso: le due sono nate nella stessa epoca e forse qualcosa vorrà dire. Chissà che facendo qualche ricerca più approfondita non si scopra anche di più. “Il mondo cambia” racconta Madame in un’intervista - “ ma le buone maniere no”… o almeno non dovrebbero. Le etichette e consuetudini che si leggono fanno sorridere forse e c’è un bon ton per ogni luogo e situazione, un vero riferimento per essere impeccabili in casa, fuori e con gli altri.
Ogni tanto è opportuno, dico io rispolverare delle piccole regole di educazione, di vivere civile. Questo non perché non ci siano state insegnate, ne sono certa, ma perché questi tempi moderni ci impongono una fretta che non può e non deve giustificare tutto a mio parere. Tempo fa mi è stato regalato questo bellissimo libro. Uno di quelli che difficilmente si nota in libreria ma che ha una lunga storia da raccontare, una storia che parte nel 1960. “Il saper vivere di DonnaLetiza” è stato per anni il vademecum di giovani donne alle prese con inviti, regali, pranzi e cene. Inchistro, (tanto a quell'epoca!) per esprimere opinioni su come salutare; a chi cedere il passo; come apparecchiare; come comportarsi a tavola. Su cosa servire prima e su cosa evitare se gli ospiti sono reduci da un lungo viaggio. Su cosa portare in vacanza e cosa lasciare a casa. Il savoir- faire veniva elargito dalle pagine di una nota rivista femminile, Grazia, presso la quale l'autrice, Madame Colette ( all’anagrafe Rosselli, nota anche per essere stata la moglie di Indro Montanelli) , in arte Donna Letizia , rispondeva. E se a questo punto vi venisse in mente la ben più nota Julia Child, sappiate che non è un caso: le due sono nate nella stessa epoca e forse qualcosa vorrà dire. Chissà che facendo qualche ricerca più approfondita non si scopra anche di più. “Il mondo cambia” racconta Madame in un’intervista - “ ma le buone maniere no”… o almeno non dovrebbero. Le etichette e consuetudini che si leggono fanno sorridere forse e c’è un bon ton per ogni luogo e situazione, un vero riferimento per essere impeccabili in casa, fuori e con gli altri.
Io ho provato a calarmi negli anni 50 per
preparare questa torta. Il mio twin set color carta da zucchero e la
longuette al polpaccio dicono che sono presentabile e oggi gurda un pò, ho ospiti a pranzo. La mia tarte tatin è pronta,
sfigurerò?
L’autrice ci ha
lasciato nel 1996 ma tanto di lei resta: sapersi comportare bene non è una moda ma qualcosa da tenere sempre ben presente, è il galateo
del saper vivere. E’ cosi semplice.
Cosa vi occorre:
Un paio di cucchiai di zucchero di canna
1 barattolo di pesche sciroppate
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
4 uova
1 bustina di lievito
Come dovete procedere:
Montiamo le uova con lo zucchero, uniamo il burro sciolto e poi la
farina setacciata con il lievito. Poniamo sul fondo dello stampo la carta forno
e cospargiamo con un paio di cucchiai di zucchero di canna, poi sistemiamo le pesche
in modo armonico e versiamo nello stampo
il composto. Inforniamo a 160° a forno
già caldo e statico per 50 minuti circa.
Io non sopporto la gente che non saluta, non penso costi così tanto dire "ciao" o fare anche solo un cenno col capo o un sorriso!
RispondiEliminaVabè, siamo tutti diversi, e io sono felice di essere una di quelle persone che quando incontra qualcuno per strada saluta sempre con un enorme sorriso sul viso!
Questa tarte tatin è deliziosa!! Buona giornata!
buona giornata a te e a presto
EliminaCredo che l'educazione e la cortesia siano stati il miglior regalo ricevuto dalla famiglia.
RispondiEliminaE di questi tempi, è un dono prezioso.
Un caro saluto a te e alla tua meravigliosa famiglia.
Ciao Sara
Eliminagrazie per essere passata di qui...è proprio vero, sono i regali più importanti!
un bacio
a presto
Cara, questo post mi piace tanto. Veramente. Hai fatto delle osservazioni giustissime: oggi 'non si usa più l'educazione'. Oggi tutte le buone maniere 'non sono più di moda'! Quel libretto è una bellissima risorsa e trovo che davvero le buone abitudini civili vadano rispolverate e valorizzate! :) Come vorrei scappare da te e assaggiare questa tarte tatin splendida.. ha dentro il sole! Un abbraccio e soprattutto, BUONGIORNO MIA CARA! :D
RispondiEliminaCiao Ely
Eliminasono contenta di sapere che condividi..è sempre più raro trovare persone cortesi al di là di tutto!Speriamo bene anche per le nuove generazioni...
a presto
A me capita in ufficio, gente che vedi tutti i giorni, con cui magari non lavori a stretto contatto, ma dai, siamo nella stessa stanza, possibile sia così difficile anche solo abbozzare un sorriso??? La tua torta è buonissima, brava!
RispondiEliminasi brava..anche quello è un luogo imputabile...
Eliminagrazie per essere passata
a presto
L'educazione non è da tutti, sopno tutti musoni e timorosi di accennare un sorriso perchè chissà quello che pensa...ma chissene???? Io sorrido a tutti, saluti tutti. Non vuoi salutarmi peggio per te sei tu quello che non sta bene su questo mondo!!! io sono felice e saluto....beh ti sei calata benissimo negli anni 50! libro molto bello e torta favolosa!!! buon fine settimana e tu continua a salutare e sorridere...
RispondiEliminaGrazie per essere passata! Sante parole le tue...abbasso i musoni!
EliminaIo ho sempre salutato tutti, per educazione ricevuta, perchè non vedo da lontano (per non rischiare di fare figurelle mi sbraccio con chiunque), e per la mia indole. Non c'è niente di più bello che spiazzare con un ampio sorriso o un gesto gentile...spesso le persone si chiudono per paura, ad esempio dell'invadenza, o per timidezza. Poi, se non si è ricambiati...pazienza! La tarte tatin che hai preparato mi sembra un'attenzione meravigliosa per i tuoi ospiti!! Baci Fulvia!!
RispondiEliminaahahah, si capita di salutare qualcuno da lontano e poi scoprire che non è chi ci aspettavamo. Lo sai che statistiche e professoroni dicono che noi donne siamo più brave in questo?
Eliminaciao e grazie
Un pizzico di educazione... non guasta mai.. :)
RispondiEliminaChissà che le persone non imparino qualcosa.. :)
Sembra deliziosa questa torta.. da provare! :D
vero Sara? Chissà...
Eliminaciao a presto
Una versione golosa e originale!!
RispondiEliminaCiao Giuliana...non dimentichiamo il rapida che pure aiuta!
RispondiEliminaun bacio e grazie
a presto
Io saluto sempre..è una mia caratteristica..il saluto è proprio la cosa che non costa nulla, ma che anzi, ti fa sentire lo spirito e l'animo bello leggero perché ti mette in contatto con il prossimo !
RispondiEliminaQuesta torta è meravigliosa :)
Ti abbraccio !
Che buona , complimenti. Buon week end.
RispondiEliminagrazie emma
EliminaMa com'è gustosa!!!
RispondiEliminaCiao Monica, si presenta bene ed è facile
Eliminaa presto
Quanto hai ragione , Fulvia, salutare è cortese ed elegante, ma evidentemente non è cosa da tutti. Un sorriso di benvenuto scalda il cuore e gli occhi, proprio come la tua torta. Felice domenica
RispondiEliminaun sorriso o un buongiorno non costano nulla davvero...
Eliminaciao Fulvia, piacere di conoscerti :)
RispondiEliminaSai che anche io mi ritrovo a salutare senza essere corrisposta? facevo qualche giorno fa le tue stesse considerazioni..
Complimenti per questa tua tarte tatin! :)
Ciao e piacere mio! La mia cucina è aperta a tutti!
EliminaCiao Fulvia, eccomi qui! La tarte tatin non l'ho mai fatta, e la tua è davvero bella...e buona mi sa!!
RispondiEliminaComplimenti ancora e buona serata!
Mari
parole sante ma qualcuno la gentilezza e l' educazione non sono di casa per tante persone!che bella questa torta, semplice ma di gran gusto!
RispondiEliminaQuanto è vero quel che scrivi. Corriamo sempre e non ci rendiamo conto di perdere anche le cose più semplici della vita come un saluto. Buonissima la torta, ha anche un aspetto magnifico :-) Bacioni!
RispondiEliminaquesta tarte tatin è deliziosa, complimenti, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaMi piace la tua riflessione. Io, per come sono fatta, saluto sempre, ma proprio sempre sempre e sempre con sorriso. Avevo una collega snob e antipatica che non ricambiava mai, ma proprio mai se non con un cenno.
RispondiEliminaTalvolta la classe non è acqua..
che buona che sembra questa torta!
Grazie Vaty..che dire? Almeno un sorriso davvero non costa nulla...
Eliminaa presto
Ma che meraviglia di torta ti si apre il cuore!
RispondiEliminagrazie di esserti unita al mio blog ricambio con piacerissimo!
a presto Zagara & Cedro
Che tristezza, ma quant’è vera la tua riflessione! Un sorriso non costa nulla eppure regalerebbe così tanto. Si corre e ci si affanna tanto ma poi per cosa se non si riesce ad apprezzare il bello della vita?
RispondiEliminaLa tua tatin è splendida. Sembra un raggio di sole in questa grigissima e piovosa giornata. Piacere di averti scoperta, mi unisco ai tuoi lettori. A presto ^_^
ciao! da oggi sono una tua nuova lettrice, ti ho scoperto tramite amiche blogger comuni...che bella ricetta! Se ti va, passa a trovarmi e unisciti anche tu, mi farebbe piacere:
RispondiEliminawww.dolcementeinventando.com