Se non vi siete ancora congelati, se i vostri arti superiori
e inferiori funzionano a puntino, se il cervello non è in panne e risponde ai
comandi allora vuol dire che siete
vivi e vegeti (.. e fortunati ) perché:
1) siete sopravvissuti all’ondata di neve e gelo che sta
investendo gran parte del nostro
stivale;
2) vivete nella parte dello stivale che la neve e il gelo (sino a questo momento???) lo hanno solo sentito nominare e visto in tv.
Scene incredibili nel mio stabile: dove chi come non è
abituato a cotanta (!!!) neve caricava sacchi di sale da spargere tutto intorno fuori quando il sale, come la sottoscritta per esempio, tutt’al più lo usa solo in
cucina…ma vabbè, passerà anche questo!
Forse (e dico forse) qualcuno si starà chiedendo come va a
finire questa storia dell’abito che non fa il monaco; che non tutto è quello
sembra; e la storia di essere e non essere e bla bla bla…
E allora partiamo con una domanda semplice che è già una risposta :-)
Ma voi il minestrone,
come lo cucinate? Sarò breve, giuro: da bambina, le verdure le mandavo
giù a fatica; da che ho imparato a distinguerle più o meno: roba verde = no buono. Cosi,
che ci crediate o no, la mia mamma è
sempre andata alla ricerca dell’ingrediente perduto, quello magico, che lo facesse andare giù
più volentieri e ci è riuscita: con la soluzione che nel caso della bimbetta Fulvia si è sempre chiamata pancetta. La bontà fatta persona ai miei occhi. che rendeva ogni cosa "mangiabile":mi preparava le uova con la
pancetta, la pasta con la pancetta e perché no, anche il minestrone. Morale: a
casa mia il minestrone si fa cosi. Da sempre…beh, certo, capisco che non è la
regola ma per il resto è tale e quale. Verdure e ortaggi : carote, piselli, patate, pomodori, ecc.. nulla più.
Ed ecco che, nella più pura delle tradizioni, ho cucinato il
minestrone. Al posto della parta corta ho usato gli spaghetti (siete autorizzati a ridere) Ho “in-ciotolato”,
apparecchiato e camuffato ed il gioco è fatto....Piatto servito, scherzo riuscito :-)
...ma dai, esteticamente somiglia tantissimo al ramen giapponese, lo conosci? è vero, i macarons si sono un po' appiattiti in cottura, però erano davvero buoni.
RispondiEliminaFabrizio,
RispondiEliminaè vero, il ramen ha quel colorino giallo...ma nel mio caso, è per via delle patate che si sono "sciolte"...
Col freddo sembra che si risveglino in noi antichi ricordi e sapori mai dimenticati, di solito legati a quel piatto buono buono che la mamma ci preparava e che noi piu' volte abbiamo tentato di rifarlo ma per quanto ci impegniamo non riusciamo mai a farlo, semplicemente perche' non e' possibile rivivere di nuovo quei momenti. A volte i piatti non cambiano, ma siamo noi che cambiamo
RispondiEliminaquanto è vero Alf...
RispondiEliminaMinestrone buonissimo, nella tua variante!
RispondiEliminaNel mio, tante verdure, come pasta i tradizionali "brichetti" o i ditaloni rigati, e l'elemento magico...il pesto! Un cucchiaio di pesto a cottura terminata e fuoco spento. Fa la differenza!
Un abbraccio
Ciao Patrizia,
RispondiEliminae benvenuta...Beh, che dire, al pesto non ci ho mai pensato ma dovessi finire la pancetta...grazie per la visita.
a presto
fulvia
Causa febbre avevo perso la prima parte e non ho partecipato al toto ipotesi :-(
RispondiEliminaMa tanto non avrei mai indovinato (anche a me, comunque, a prima vista ricordavano i ramen).
Che idea simpatice e sicuramnte buona!